24 Novembre 2024
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La vendemmia come riscatto 12 donne e 270 litri di mosto

È difficile integrarsi in una società dove le occasioni di trovare un´occupazione sono ridotte al lumicino, soprattutto per chi vive a Carrara, maglia nera in Toscana per tasso di disoccupazione e soprattutto se sei donna e magari straniera. Ma per il gruppo composto da una dozzina di donne tra i 30 e i 50 anni, alcune straniere e altre italiane e comunque passate dal Centro Italiano Femminile di Carrara, ci spiega la presidente dell´associazione antiviolenza Francesca Menconi, che sta partecipando al progetto "Dafne donne in camino" partito nel febbraio scorso, forse una luce di speranza si potrebbe intravvedere. Quantomeno, fa notare Menconi, adesso le allieve, stanno acquisendo delle competenze che prima non avevano, oltre ad avere lavorato nel recupero di spazi verdi abbandonati, imparando anche a conoscersi e a diventare amiche dato che hanno preso a frequentarsi anche nel dopo-corso. Ridono e scherzano insieme, nonostante il duro lavoro tra i filari delle vigne, ma la loro prima vendemmia, che ha fruttato ben 70 litri di mosto per vino bianco e 200 litri di mosto per vino rosso, evidentemente ha fruttato anche il loro buon umore. Il lavoro di ortocultura, viticoltura e olivocultura ha fatto quindi breccia nel cuore di queste dodici donne che avevano problemi di inserimento sociale: e così il progetto partito nel febbraio scorso grazie ai fondi della Regione e della Fondazione Marcegaglia, sta proseguendo nel migliore dei modi il suo percorso. In un´alternanza tra lezioni teoriche, con docenti dell´alberghiero di Massa e dell´istituto agrario di Sarzana, tutti iscritti all´associazione lunigianese Opus viti vitigni e lezioni pratiche presso i fondi e i vigneti messi a disposizione da privati cittadini (mentre per l´oliveto è stata l´amministrazione a mettere a disposizione gli olivi del Parco La Padula) le neofite contadine hanno imparato a riconoscere la stagionalità delle verdure e a riconoscere e trattare le malattie: «E non hanno mai usato prodotti chimici ed erbicidi» assicura Menconi. Una soddisfazione incoraggiata anche dall´accoglienza riservata dalla comunità a queste dodici donne in cerca di riscatto, tanto che altri privati si sono offerti di prestare i loro vigneti, oltre a chi aveva già messo a disposizione sin dall´inizio campi, orti, vigneti e cantine tra Ficola, Fossone, Bonascola e Marina di Carrara e regalato parte del materiale come bigonci e damigiane. «L´olio ricavato dalle olive della Padula sarà consegnato, come Convenzione, al Comune e destinato a un uso sociale come per esempio portandolo a banchi alimentari" ha precisato poi Francesca Menconi che al termine del corso consegnerà alle allieve il libretto per l´uso di fitofarmaci: «Ma a questo punto-si è augurata la presidente di Cif Carrara- spero che il corso possa proseguire, permettendo al gruppo di continuare a prendersi cura dei vigneti e degli orti altrimenti abbandonati e di accumulare esperienza».


Fonte: Il Tirreno 25/09/2018 di Francesca Vatteroni

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