L'Amore è un'altra cosa
07-09-2020 20:34 - Attività diverse
Inaugura il 10 Settembre alle ore 18.00 presso lo spazio espositivo di via Santa Maria 1 a Carrara, in concomitanza con il Festival Convivere, la mostra fotografica “L'Amore è un'altra cosa “.
L'evento è curato da Elena Zanelli e sostenuto dal CIF Carrara e dal Centro Antiviolenza “DONNA chiama DONNA” del Comune di Carrara.
Le opere sono state realizzate dal fotografo Andrea Dazzi e durante l'evento saranno accompagnate da didascalie allo scopo di illustrare quelle che sono le dinamiche che si celano dietro i comportamenti violenti verso le donne.
Così si esprime la curatrice e ideatrice della mostra Elena Zanelli: “La mia esperienza al centro antiviolenza di Carrara come operatrice mi ha portato alla consapevolezza di quanta poca informazione ci sia sull'argomento. Ho pensato di coinvolgere il mio compagno fotografo nella realizzazione di un progetto che rappresentasse per immagini i tipi di violenza di cui le donne sono vittime, spesso sottovalutati. Le fotografie raccontano in modo (ora allegorico e ora realistico) le forme di violenza che le donne subiscono, al fine di sensibilizzare il visitatore al tema trattato. Lo scopo principale della mostra è anche quello di divulgare l'esistenza dei centri antiviolenza e dei servizi offerti cosicché le vittime sappiano che non sono sole a combattere questa battaglia.
In merito al progetto così si esprime il fotografo: “Siamo tutti soffocati dalla civiltà delle immagini. Social e televisioni ci bombardano continuamente di informazioni visive e tutto questo ci rende spesso assuefatti a molti drammi che ci circondano. Nonostante tutto credo nel potere della fotografia di suscitare emozioni e riflessioni. E aggiunge: “quando la mia compagna Elena Zanelli (operatrice del Centro Antiviolenza di Carrara) mi ha chiesto di tradurre in immagini il tema della violenza sulle donne ho accettato senza esitazioni. Ci tengo a ringraziare la responsabile del Centro Francesca Menconi e tutte le operatrici che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto posando come modelle nelle mie fotografie. Un ringraziamento speciale va alla professoressa Gea Dazzi per averci regalato 3 sue poesie sul tema trattato che saranno esposte anch' esse alla mostra”.
Aggiunge Francesca Menconi, presidente del CIF Carrara e responsabile del CAV: “Ringrazio sentitamente il fotografo Dazzi per avere dedicato le sue opere a questa tematica e alla sua compagna, operatrice del CAV. Quando ci si approccia con grande professionalità e competenza, come Elena, a questa tematica, anche le nostre “relazioni” vengono coinvolte in questo impegno al contrasto alla violenza di genere. Siamo orgogliose che questo impegno si manifesti anche nei nostri compagni di vita e speranzose che siano sempre di più gli uomini a nostro fianco in questa “battaglia culturale”.
La mostra sarà visitabile fino al 20 Settembre dalle ore 17.00 alle ore 23.00. Durante l'esposizione sarà messo a disposizione materiale informativo riguardo al servizio del Centro Antiviolenza e si potranno trovare gadgets come borse, penne e articoli vari. Le eventuali offerte saranno devolute al Centro Antiviolenza di Carrara al fine di incrementare i progetti di reinserimento lavorativo rivolti alle utenti del centro.
L'evento è curato da Elena Zanelli e sostenuto dal CIF Carrara e dal Centro Antiviolenza “DONNA chiama DONNA” del Comune di Carrara.
Le opere sono state realizzate dal fotografo Andrea Dazzi e durante l'evento saranno accompagnate da didascalie allo scopo di illustrare quelle che sono le dinamiche che si celano dietro i comportamenti violenti verso le donne.
Così si esprime la curatrice e ideatrice della mostra Elena Zanelli: “La mia esperienza al centro antiviolenza di Carrara come operatrice mi ha portato alla consapevolezza di quanta poca informazione ci sia sull'argomento. Ho pensato di coinvolgere il mio compagno fotografo nella realizzazione di un progetto che rappresentasse per immagini i tipi di violenza di cui le donne sono vittime, spesso sottovalutati. Le fotografie raccontano in modo (ora allegorico e ora realistico) le forme di violenza che le donne subiscono, al fine di sensibilizzare il visitatore al tema trattato. Lo scopo principale della mostra è anche quello di divulgare l'esistenza dei centri antiviolenza e dei servizi offerti cosicché le vittime sappiano che non sono sole a combattere questa battaglia.
In merito al progetto così si esprime il fotografo: “Siamo tutti soffocati dalla civiltà delle immagini. Social e televisioni ci bombardano continuamente di informazioni visive e tutto questo ci rende spesso assuefatti a molti drammi che ci circondano. Nonostante tutto credo nel potere della fotografia di suscitare emozioni e riflessioni. E aggiunge: “quando la mia compagna Elena Zanelli (operatrice del Centro Antiviolenza di Carrara) mi ha chiesto di tradurre in immagini il tema della violenza sulle donne ho accettato senza esitazioni. Ci tengo a ringraziare la responsabile del Centro Francesca Menconi e tutte le operatrici che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto posando come modelle nelle mie fotografie. Un ringraziamento speciale va alla professoressa Gea Dazzi per averci regalato 3 sue poesie sul tema trattato che saranno esposte anch' esse alla mostra”.
Aggiunge Francesca Menconi, presidente del CIF Carrara e responsabile del CAV: “Ringrazio sentitamente il fotografo Dazzi per avere dedicato le sue opere a questa tematica e alla sua compagna, operatrice del CAV. Quando ci si approccia con grande professionalità e competenza, come Elena, a questa tematica, anche le nostre “relazioni” vengono coinvolte in questo impegno al contrasto alla violenza di genere. Siamo orgogliose che questo impegno si manifesti anche nei nostri compagni di vita e speranzose che siano sempre di più gli uomini a nostro fianco in questa “battaglia culturale”.
La mostra sarà visitabile fino al 20 Settembre dalle ore 17.00 alle ore 23.00. Durante l'esposizione sarà messo a disposizione materiale informativo riguardo al servizio del Centro Antiviolenza e si potranno trovare gadgets come borse, penne e articoli vari. Le eventuali offerte saranno devolute al Centro Antiviolenza di Carrara al fine di incrementare i progetti di reinserimento lavorativo rivolti alle utenti del centro.